La funzione sottobase viene utilizzata per creare una "mano iniziale" di colore base sopra il quale verrà stampata l'immagine effettiva. Se si stampa un'immagine chiara su un supporto scuro, ad esempio, è utile stampare una sottobase bianca sotto l'immagine per impedire che traspaia il colore scuro.
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Possono essere creati due tipi di sottobasi.
Una sottobase in tinta unita, usata generalmente con oggetti vettoriali e di testo. Consiste di una base uniforme di colore spot singolo, generalmente bianco, che si adatta al contorno degli oggetti sovrastanti. L'inchiostro ha sempre copertura pari al 100%. Una sottobase uniforme può avere le stesse dimensioni dell'oggetto sovrastante o può essere vincolata ad adattarsi entro i margini degli oggetti o estendersi al loro esterno.
Le sottobasi variabili si utilizzano con le immagini bitmap e a gradiente. La densità della sottobase varia in modo da corrispondere a quella dell'immagine sovrastante. Ciò consente, ad esempio, che il colore del supporto traspaia da sotto le aree trasparenti dell'immagine. Una sottobase variabile ha sempre la stessa dimensione dell'immagine sovrastante.
Può essere prodotta solo su una periferica a trasferimento termico, oppure mediante la funzione Stampa come separazioni.